Il tracciato si inerpica dalla Strada Provinciale n. 25 fino a Monte Castello (226 m),
dove si possono ammirare il panorama sul Golfo di Campo, le rovine di un'importante
fortezza etrusca nascoste tra la vegetazione e una postazione militare della Seconda
Guerra Mondiale.
La via, prima di innestarsi su una carrareccia, attraversa una zona
in
cui la vegetazione si sviluppa sopra il sentiero formando un “tunnel”.
A breve
distanza
si trova l'incrocio con il sentierio n. 180 per Poggio e, dopo circa 500 m, con il
sentiero n. 121 per Sant'Ilario.
Da qui la GTE abbandona la strada sterrata e si
inerpica fino al Monte Perone (630 m) dove si trova il sentiero per non vedenti n. 122,
dopo aver incrociato i sentieri n. 117 e 169. Si tratta di circa 1700 m di salita con un
dislivello di circa 400 m.
Attraversata la strada provinciale n. 37 del Perone il
tracciato si innesta nel Santuario delle farfalle, con il quale coincide per circa 2
km.In questo tratto si trova il bivio con il sentiero n. 107 per San Piero e con il
sentiero n. 100, di livello EEA (escursionisti esperti attrezzati), oltre al punto
panoramico di Monte Maolo (749 m) , dove lo sguardo può spaziare a settentrione sulla
costa nord occidentale dell'Elba e l'isola di Capraia, a meridione sul Golfo di Campo e
le isole di Montecristo e Gigliom a est sull'Elba orientale.
A circa 1500 m da Monte
Maolo la GTE giunge sotto i contrafforti del Monte Capanne dove si biforca in due rami:
uno conduce a Patresi, l'altro a Pomonte. Per raggiungere la meta della terza tappa si
segue il ramo di Patresi per circa 1300 m fino ad imboccare il sentiero n. 105 che, con
una ripida discesa, conduce a Poggio.